L'ambizioso ideale di una vita a rifiuti zero
Una montagna di accessori femminili inutilizzati, un cassetto pieno di cosmetici, un armadio zeppo di vestiti, un frigorifero stracolmo di cibi. "Sono una sprecona!". È quello che ha pensato, nella primavera del 2014, la 29enne ginevrina Julie Thomas. Un anno dopo è iniziata la sua "conversione" alla filosofia"zero waste", il mondo a rifiuti zero ipotizzato e messo in pratica da Béa Johnson, una francese trasferitasi a San Francisco.